A tenere banco doveva essere la presentazione di un codice di autodisciplina pubblicitaria frutto di un protocollo d'intesa tra il ministero delle Pari Opportunità e l'Iap.
Ma l'iniziativa, presentata in conferenza stampa a Palazzo Chigi, si è trasformata in un duello tra Mara Carfagna e una cronista dell'Unità; con lo zampino del caso Ruby. "Spero che su questo tema non si facciano speculazioni politiche", aveva premesso il ministro, sortendo l'effetto esattamente opposto. La maggior parte delle domande hanno fatto riferimento alla contestualità della firma del protocollo con lo scandalo a luci rosse su cui indaga la procura di Milano. Particolarmente insistenti quelle di una giornalista dell'Unità, al punto da far sbottare la Carfagna, che ha ricordato la campagna pubblicitaria in minigonna e fondoschiena ben in vista scelta dalla testata. "E allora le sue foto sul calendario?", ha replicato la giornalista. A mettere la parola fine è stata la stessa Carfagna: "Non ho mai rinnegato le foto che ho fatto per un calendario e che risalgono a dodici anni fa: non vedo cosa c'entrino con questa campagna promossa dal mio dicastero".
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