L'onda anomala del caso Ruby travolge tutto, facendo sì che anche la tragedia dell'ondata di attentati e delle persecuzioni dei cristiani nel mondo vengano trasformati in uno spot antiberlusconiano dal Pd di Cecina, tranquillo Paese della provincia di Livorno.Tutto nasce da una mozione presentata dal consigliere comunale Dario Marzini (Pdl). Un atto simbolico per condannare gli episodi di violenza e di intolleranza contro i cristiani riportarti dalle cronache internazionali. Dopo avere analizzato con preoccupazione il fenomeno, spesso lontano dai riflettori della cronaca se non in caso di atti eclatanti, la mozione esprimeva il riconoscimento e il sostegno "all'azione del governo Berlusconi volta a garantire la libertà di culto nei Pesi che la reprimono e a contrastare la libertà religiosa contro i contro i cristiani". E si concludeva invitando il governo "ad attuare qualsiasi azione diplomatica sugli Stati o governi che oggi non garantiscono la libertà religiosa". Ma l'accostamento tra cristiani e governo ha fatto scattare un riflesso pavloviano a Massimo Gentili, capogruppo Ds al Comune di Cecina, che prontamente ha presentato una contro-mozione sull'onda del Ruby gate, fondata su tre presupposti: il "disagio morale del popolo italiano in riferimento agli ultimi fatti cronaca dichiarato dalla Chiesa tramite il monsignor Bagnasco", il fatto che "la stampa mondiale ormai da tempo mette in risalto gli eventi di cronaca nazionale riguardante esponenti del governo e la condotta da essi tenuta in merito ad abitudini molto lontane dalla morale cristiana" e che "il presidente Napolitano ha invitato a ritrovare la morale nella politica". Conclusione? Bene la solidarietà ai cristiani perseguitati e alle azioni di sostegno alle comunità internazionali di credenti, "ma (sic, ndr) qualsiasi azione del governo italiano in merito al sostegno internazionale dellle comunità cristiane nel mondo risulta essere scarsamente efficace in merito alla scarsa credibilità che il comportamento e la condotta che lo stesso tiene è molto lontana da quello che dovrebbe sostenere". Raggiunto telefonicamente, il consigliere Marzini si dice "Allibito". E spiega: "L'intento della mozione che ho presentato era quello di riconoscersi in una posizione comune. Pensavo si trattasse di un atto altamente condivisibile e di buon senso. Di certo - ha detto ancora - non mi aspettavo una risposta così strumentale: equiparare la questione Ruby ai cristiani morti nel mondo è semplicemente ridicolo. Non ci sono parole - conclude Marzini -. Se il capogruppo del Pd, che si professa cattolico praticante e francescano, voleva cavalcare il caso Ruby per attaccare Berlusconi, poteva almeno avere la decenza di presentare una mozione separata".
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