Due persone sono state fermate con l'accusa di avere piazzato gli ordigni artigianali esplosi davanti alla sede della Lega Nord di Gemonio. Si tratterebbe di due appartenenti all'area antagonista, uno dei quali, secondo quanto trapelato, sarebbe residente proprio a Gemonio. Il pm che si occupa del caso sta valutando se emettere il provvedimento di fermo nei confronti dei due o se procedere con una semplice denuncia a piede libero.
Due potenti bombe carta, erano esplose nella notte tra il 28 e il 29 dicembre esplosi questa notte intorno davanti alla sede della Lega Nord di Gemonio, nel Varesotto.
Gli ordigni avevano mandato in frantumi le vetrine del locale che ospita il partito, sfondato la porta d'ingresso e danneggianto diversi arredi interni. Nessuna persona è rimasta ferita dallo scoppio. Gemonio è il paese dove risiede Umberto Bossi e la sede presa di mira dal gesto dista 50 metri dalla casa del leader leghista. I Sul muro della sede della Lega è stata trovata una scritta fatta con vernice spray fresca: 'Antifa secondo atto'. Secondo gli inquirenti sarebbe la firma dell'azione ricollegabile all'area anarchica vicina ai centri sociali.
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