Diplomazie al lavoro per sbloccare il complesso stallo della situazione libica, con in Colonnello Gheddafi arroccato a Tripoli ("La Libia sono io", ha detto oggi rivolgendosi a Berlusconi) e una situazione sul campo che rischia di degenare in una guerra civile dagli esiti inimmaginabili. Una delle ipotesi allo studio è quella di creare una 'no fly zone' per permettere l'accesso sicuro di aiuti umanitari e forniture alla popolazione libica. Sull'ipotesi è intervenuto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che si è detto d'accordo con quanto espresso dal segretario alla Difesa Usa, Robert Gates. "Certo, realizzare una no fly zone sulla Libia è un'operazione militare, non ce lo nascondiamo - ha detto La Russa - e per questo è una questione molto fluida, molto ipotetica. Per fare una 'no fly zonè - ha detto ancora il ministro della Difesa - bisogna impedire ai loro aerei (quelli libici Ndr) di volare. E se un aereo vola? Devi intervenire. E se la contraerea interviene contro i nostri aerei che fai? Devi bombardare".
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