piana

Inviata ieri ad Enrico Rossi la lettera dei presidenti dei Consigli comunali di Prato, Sesto, Campi, Calenzano e Signa. Bettazzi: «I comuni non possono essere spogliati della pianificazione del territorio, nell'interesse dei cittadini»

Non c'è solo la questione dell'aeroporto: così Gestri vuole lanciare un patto per lo sviluppo della piana tra le Province di Firenze, Prato e Pistoia. Con Barducci e Fratoni l'intesa c'è e Gestri lo ha annunciato anche ieri pomeriggio aprendo il dibattito del Consiglio provinciale. Ma, seppur scomodo, rimane comunque il nodo della questione aeroportuale, dove Gestri vuole spingere sui collegamenti con Pisa mentre il sindaco di Firenze rimane ancorato sulla posizione antitetica.

La questione dell'aeroporto di Peretola e della nuova pista è molto intricata: proviamo a fare il punto della situazione.
Innanzitutto è bene dire che Aeroporto di Firenze è una società privata il cui sviluppo per quel che concerne il traffico aereo è da anni bloccato per via della posizione geografica a ridosso dei monti su cui punta l'unica pista presente (perpendicolare all'autostrada).
A tal proposito si è pronunciata anche l'Enac, l'ente nazionale dell'aviazione civile, minacciando di squalificare l'aeroporto del capoluogo toscana mettendolo in classe B.

E' direttamente il sindaco ad intervenire in merito alla variante al PIT (Pianto di indirizzo territoriale) che riguarda il Parco Agricolo della Piana, approvata   dalla giunta regionale.